giovedì 5 novembre 2015

Un weekend tra mare ed entroterra



Cesenatico è bella in ogni periodo dell’anno. C’è sempre qualcosa da fare e vedere.  
In questi primi giorni di novembre c’è la manifestazione gastronomica “Il pesce fa festa”  e Cesenatico si trasforma in un grande ristorante all’aperto.


Lungo il porto canale, nelle piazze e nelle vie del centro storico vengono preparati  piatti tipici della cucina marinara romagnola: risotto, fritto misto dell’Adriatico, passatelli in brodo di pesce ed altre ricette tradizionali rivisitate in chiave moderna. All’ora di pranzo tutti gli stand vengono presi d’assalto.
A far da cornice alle degustazioni, lungo il Porto canale e in centro storico, per tutte le quattro giornate, c'è una fiera ambulante con prodotti artigianali, alimenti tipici, oggettistica, ecc.


Le strade ed  i palazzi sono già illuminati con cascate di luce e, più che al mare, sembra di essere per i mercatini natalizi del nord.


Passeggiare per la spiaggia è sempre piacevole. Il mare d’inverno trasmette calma e tranquillità. E’ già stata costruita la duna di protezione per le alte maree.


Il parco di Levante, vicino a casa, è al suo massimo splendore. L’erba è verdissima e il foliage ha assunto tutte le sfumature autunnali. Girare in bici è un piacere!





Lunedì  decidiamo di fare un giretto nell’entroterra marchigiano. Prendiamo l’autostrada e usciamo a Pesaro con direzione Urbania. Si sale in collina. 


La cittadina è ricca di monumenti e sorge nella valle del Metauro che scorre a ridosso delle antiche mura.


Nata nel medioevo, Urbania presenta un impianto urbanistico assai regolare, con vicoli lunghi e costruzioni di vari periodi. Fra tutti emerge la  mole del Palazzo Ducale (sec. XV-XVI). 

E' visibile anche il cortile.


Numerose sono le chiese e visitiamo la curiosa chiesa dei Morti con bel portale gotico e il macabro "Cimitero delle mummie".



Il custode ci racconta le incredibili vicende di tutti i personaggi: dalla giovane donna deceduta di parto cesareo, a un giovane accoltellato in una veglia danzante, la mummia dello sventurato che fu sepolto vivo in stato di morte apparente.




La  mummificazione è naturale, dovuta a una particolare muffa che ha essiccato i cadaveri.
E’ ora di pranzo e guardando su tripadvisor  scegliamo l’osteria “da Doddo” che si rivela un’ottima scelta.

Dai ponti si vedono begli scorci sul fiume Metauro.





Ad un chilometro fuori dell'abitato, il complesso rinascimentale del Barco (1465) era residenza di caccia di Federico da Montefeltro e uno dei luoghi preferiti di Francesco Maria II Della Rovere.

Urbania è celebre anche per le sue antiche ceramiche di Casteldurante, prodotte dagli abili maiolicai  che hanno dato vita al genere dello “Istoriato”.
Proseguiamo per Sant’ Angelo in Vado, cittadina posta lungo l'alta valle del Metauro (72 km dal mare).





Il centro storico appare poco restaurato ed è caratteristico per l’aspetto medievale. E’ appena terminata la sagra del tartufo ed era presente la troupe televisiva di “Sereno variabile”.



Nel ritorno facciamo sosta ad Urbino.


L'antica capitale del ducato di Montefeltro (35 km da Pesaro) sorge sulla cima e le pendici di due colli. Fu soprattutto con Federico II da Montefeltro, che Urbino raggiunse il massimo del suo splendore artistico. La vecchia dimora medievale dei Montefeltro fu ampliata e abbellita, fino a diventare lo splendido Palazzo Ducale.
Girando per Urbino, lungo le sue ripide strade e stradine, si incontrano i segni di una lunga storia artistica e culturale: dalla mole neopalladiana della Cattedrale,



al magnifico portale in travertino (con la copia della lunetta di Luca della Robbia) della chiesa di S.Domenico,


alla medievale chiesa di S.Francesco con il bel campanile gotico,


al palazzo ducale e alle porte.


Nessun commento:

Posta un commento